La Quintana

Definizione storica della parola: la Quintana era una delle vie dell’accampamento romano, che tagliava ad angolo retto il decumano tra la quinta e la sesta torma (formazione tattica dell’antica cavalleria romana).

La Giostra della Quintana è una delle gare tra le più avvincenti e difficoltose che si svolgano in Italia. L’affinità tra cavallo e il suo cavaliere è di vitale importanza per poter percorrere l’insidioso tracciato a forma di otto, con una lunghezza pari a 780 metri, delimitato da bandierine. All’incrocio delle due diagonali si trova la statua del Saraceno, con il braccio destro disteso e il pugno chiuso. Sotto la sua estremità viene fissato un gancio in cui sono appesi gli anelli che il cavaliere dovrà, con la sua lancia, infilare. La gara si svolge in due tornate: la prima con anelli di otto centimetri, mentre la seconda tornata con anelli di sei centimetri. Vince il cavaliere che terminerà il percorso senza penalità (bandierine abbattute, uscita dal percorso gara) e nel minor tempo possibile.

L’associazione “Giostre Medioevali” di Moie, nasce nel 2008 avendo, fin da subito, la possibilità di avere a sua disposizione la pista nel parco equestre dell’Associazione Equestre Vallesina. Quest’associazione organizza, nell’Italia centrale, un solo torneo annuale di Quintane, al quale partecipano tutti i migliori cavalieri delle “giostre” più famose: Foligno, Ascoli, Faenza, Narni, Arezzo e altre. Tutto questo, partecipato in chiave assolutamente sportiva. Lo scopo primario è sempre stato e continua a esserlo, quello di fornire agli appassionati di quest’antica disciplina la possibilità di provare le loro “cavalcature” all’interno di una pista che meglio ricorda il famoso “campo de li giochi” di Foligno, dal quale ha preso il suo naturale suggerimento.